giovedì 3 ottobre 2013

A MORTE DEVAGAR




 A MORTE DEVAGAR 
(LENTAMENTE MUORE)

Morre lentamente quem vira escravo do hábito,
repetindo todos os dias  o mesmo trajeto.
Quem não troca de marca,
não arrisca vestir uma cor nova,
não dá papo para quem não conhece.
   


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi.

Chi non cambia marca,

chi non osa indossare un nuovo colore,
chi non parla a chi non conosce.

Morre lentamente quem evita uma paixão, 
quem prefere o preto no branco e os pingos nos is 
a um turbilhão de emoções indomáveis,
justamente as que resgatam brilho nos olhos,
sorrisos e soluços,
coração aos tropeços, sentimentos.

Lentamente muore chi evita una passione,
chi preferisce il "nero su bianco" e i puntini sulle "i" 
a un turbinio di emozioni indomabili,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Morre lentamente quem não vira a mesa
quando está infeliz no trabalho,
quem não arrisca o certo pelo incerto 
atrás de um sonho,
quem não se permite, uma vez na vida, fugir dos conselhos sensatos.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo
quando è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette, almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

Morre lentamente quem não viaja, 
quem não lê, 
quem não ouve música, 
quem não acha graça de si mesmo.
 
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Morre lentamente quem destrói seu amor-próprio.
Então fenece a cada dia quem não se deixa ajudar.
Morre lentamente quem passa os dias queixando-se da má sorte
ou da chuva incessante, desistindo de um projeto antes de iniciá-lo,
não perguntando sobre um assunto que desconhece
e não respondendo quando lhe indagam o que sabe.
Lentamente muore chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Lentamente muore chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante, abbandonando un progetto prima di iniziarlo,
non facendo domande sugli argomenti che non conosce,
e non rispondendo quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Já que não podemos evitar um final repentino,
que ao menos evitemos a morte em suaves prestações,
lembrando sempre que estar vivo
exige um esforço bem maior do que simplesmente respirar.
 
Poiché non possiamo evitare una fine improvvisa,
almeno evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.  




Martha Medeiros
giornalista, scrittrice, poetessa brasiliana



Un caro saluto a tutti



Nota:  questa poesia di Martha Medeiros è stata scritta nel 2000 ma per lungo tempo è stata erroneamente considerata opera di Pablo Neruda. Il testo qui riportato è parziale: per leggere la versione integrale clicca qui.


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